in Italia il possesso di armi da fuoco è subordinato al rilascio del porto d’armi. Questa è una autorizzazione, concessa dalle autorità competenti, che dà diritto all’acquisto, alla detenzione e anche al trasporto della stessa al di fuori della propria abitazione. In primo luogo, è bene distinguere tra la licenza per la detenzione di armi e la licenza di porto d’armi.
Come funziona
Le varie tipologie di porto d’armi
Il porto d’armi viene infatti concesso con diverse finalità:
- difesa personale: in questo caso il rilascio è a discrezione delle autorità competenti, che valutano caso per caso l’effettiva necessità del soggetto richiedente al possesso dell’arma (l’autorizzazione viene normalmente concessa ai titolari di esercizi commerciali ad elevato rischio di rapina, come i gioiellieri); l’autorizzazione viene concessa dalle prefetture e ha una durata di 5 anni e richiede ogni anno il pagamento di una tassa di concessione governativa (per le guardie giurate deve invece essere rinnovato ogni 6 anni);
- uso venatorio: il libretto autorizza in questo caso all’utilizzo delle armi solo presso le aree e nei periodi entro quali è possibile effettuare battute di caccia; il rilascio, effettuato dalla questura, è subordinato al possesso della licenza di caccia; anche in questo caso è valido per 5 anni e richiede il pagamento annuale di una tassa di concessione governativa;
- uso sportivo: la licenza sportiva di porto d’armi (o licenza per porto di arma lunga per il tiro a volo) consente l’utilizzo di fucili presso i campi di tiro a volo; viene rilasciata dalla questura, ha validità quinquennale e non prevede il pagamento di una tassa di concessione governativa.
Come rinnovare il porto d’armi
Per poter rinnovare il porto d’armi è necessario rispettare dei precisi requisiti psicofisici (differenti a seconda delle diverse tipologie di licenza).
Occorre infatti presentare un certificato anamnestico, il quale viene normalmente rilasciato dal medico di famiglia.
Quali documenti occorrono?
- il documento di identità;
- una fototessera;
- il certificato anamnestico del medico di famiglia
La denuncia di detenzione delle armi
Oltre al porto d’armi o alla licenza di detenzione, occorre poi denunciare alle autorità competenti il possesso, l’acquisto o la cessione di armi e munizioni. Tale denuncia può essere presentata presso un commissariato di polizia, la questura o una caserma dei carabinieri. La denuncia di detenzione o cessione di armi da fuoco può anche essere presentata online.
Ricordiamo, inoltre, che esistono limiti precisi per la detenzione di armi da fuoco e munizioni:
- massimo 3 armi comuni da sparo;
- massimo 12 armi per uso sportivo;
- massimo 8 armi antiche, rare o di valore artistico;
- mentre non vi sono limiti per le armi da caccia.