Con una revisione al Ddl Concorrenza, il risarcimento diretto per un sinistro avvenuto negli Stati Membri dell’UE diventerà obbligatorio anche per le compagnie assicurative estere
Con la Legge Bersani del 1° febbraio 2007 il campo della RC Auto ha accolto la procedura del risarcimento diretto in caso di incidente, che prevede il rimborso dell’assicurato da parte della sua compagnia assicurativa quando non è direttamente responsabile di quanto accaduto. Si tratta di un modus operandi che dovrebbe garantire una grande semplificazione della normativa e che, grazie alla recente revisione del Ddl Concorrenza, sarà reso obbligatorio anche nei confronti delle “imprese di assicurazione con sede legale in altri Stati membri che operano nel territorio della Repubblica“.
Cosa significa? Che in caso di sinistro al volante di una vettura regolarmente assicurata con una compagnia che ha sede all’interno di uno degli Stati dell’Unione Europea, la procedura del risarcimento diretto prenderà vita e ciò renderà più semplice l’ottenimento di un rimborso da parte dell’assicurato. Le condizioni per l’accesso a questa pratica, tuttavia, sono parecchio stringenti e prevedono che il sinistro avvenga:
- Solo tra due veicoli (non di più)
- Con urto e ferite lievi (non oltre il 9% di invalidità)
- Con stipula della Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto (CARD)
La formula del risarcimento diretto, quindi, non si applica se l’incidente è avvenuto all’estero, al volante di veicoli con immatricolazione estera, con coinvolgimento di un ciclomotore (o quadriciclo) leggero immatricolato prima del 14/06/2006 e in caso di danni gravi per il conducente interessato. In queste circostanze sarà sempre possibile procedere con il metodo del risarcimento ordinario, che prevede il rimborso tramite la compagnia assicurativa della controparte coinvolta nel sinistro.